Durante la conferenza Mare di quest’anno ad Amsterdam è stata posta un’attenzione particolare alla attuazione di un documento programmatico: Linee guida volontarie per la protezione della pesca artigianale sostenibile nel contesto della sicurezza alimentare e della eradicazione della povertà. Un seminario specifico, convocato da Cornelia E Nauen di Mundus maris e Nicole Franz della FAO, è stato intitolato "Dalla crisi al recupero - come può la ricerca sostenere il recupero delle risorse ittiche e dei mezzi di sussistenza dei pescatori? Esplorando il caso del Senegal".

Questo seminario ha costituito uno dei contributi per incrementare ulteriormente gli sforzi di attuazione delle linee guida PA.

Circa la metà delle estrazioni reali non viene registrata ufficialmente. Le statistiche della pesca in Senegal e nei paesi confinanti sono dunque una scarsa guida alle decisioni politiche e agli investimenti. Ciò che è visibile è l'enorme aumento del numero delle imbarcazioni da pesca e dell'impegno nella pesca nel corso dell'ultimo decennio. Questo aumento di impegno si nota tanto nel settore artigianale - molto dinamico - che nelle frequenti incursioni di navi industriali soprattutto straniere nelle acque costiere riservate ai pescatori artigianali, per la sussistenza dei quali queste acque sono molto importanti. Si nota anche che la maggior parte degli attori mostra scarso rispetto per i regolamenti promulgati dal governo con il sostegno di progetti di aiuto internazionali.

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