Il World Fisheries Congress di quest’anno ad Adelaide, in Australia, è stato convocato in formato ibrido: un compito immane per assicurarsi che i tre flussi paralleli di conferenze in loco e le 4 sessioni parallele su richiesta potessero aver luogo ed essere soddisfatte.

Complimenti per i team scientifici e organizzativi locali per un mix interessante e un funzionamento regolare. Ma poiché c’era così tanto da fare, era difficile seguire anche i flussi di sessioni più rilevanti per il nostro lavoro.

La nostra proposta è stata inserita in un flusso intitolato “Persone – donne nella pesca, forza lavoro, investimenti, sicurezza e capacità di costruzione” che ha avuto quattro sessioni consecutive. Il nostro contributo si è focalizzato sulle prime esperienze dell’Accademia della pesca artigianale in Senegal e ha raccontato come essa esalti la cultura locale e sostenga sia uomini che donne nelle loro aspirazioni a una vita migliore, di fronte a molteplici sfide.

Sfide a livello individuale e collettivo, derivanti ad esempio tra le altre cause dall’eccessivo sfruttamento delle risorse, da servizi pubblici deboli, da difficoltà di accesso al credito e ai mercati. Offrendo uno spazio sicuro per un rispettoso dialogo tra le parti coinvolte, gli studenti dell’accademia sviluppano mappe del percorso di cambiamento operativo per affrontare queste sfide attraverso l’azione individuale e collettiva.

I primi risultati mostrano che i miglioramenti sono possibili poiché le persone sperimentano in pratica come sia possibile implementare gli orientamenti contenuti nelle Linee guida Volontarie per la Sicurezza della Pesca Artigianale Sostenibile (Linee guida SSF). Clicca qui per vedere la registrazione sul nostro canale YouTube.

Nella stessa sessione, Nicole Franz della FAO ha illustrato le azioni per sviluppare piani nazionali di attuazione delle Linee guida SSF e aiutare a tradurne in pratica i principi. L’Accademia del Senegal costituisce un passo su questa strada.

Accademia della pesca su piccola scala

-