Circa 40 organizzazioni ambientaliste in tutta la Spagna hanno chiesto di partecipare, sabato 12 novembre, a una manifestazione per la giustizia climatica e migliori sforzi per fermare il cambiamento climatico. L’azione era rivolta ai partecipanti al vertice ONU sui cambiamenti climatici (COP27) riunitosi a Sharm el-Sheikh in Egitto.
Tutte le analisi mostrano che le emissioni di CO2 continuano a crescere e che governi e aziende continuano a spendere massicciamente per l’esplorazione e lo sfruttamento dei fossili. A Madrid, un vasto pubblico, tra cui molti giovanissimi ma anche anziani, si è mosso alle 18:00 con striscioni e musica dalla stazione di Atocha a Plaza de Colón. La pioggia tanto attesa caduta poco prima dell’evento non ha potuto impedire una grande affluenza che ha fatto sentire i suoi effetti nel centro di Madrid. I partecipanti chiedono giustizia soprattutto per i cittadini e i paesi economicamente fragili che non hanno contribuito quasi per nulla alla crisi ma sono quelli che soffrono maggiormente le conseguenze delle politiche a favore dei fossili. Chiedono un risarcimento per le perdite e i danni e la rapida transizione verso forniture di energia rinnovabile per garantire che la finestra ancora aperta venga utilizzata per limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Mundus maris era presente anche con una delegazione intergenerazionale per sottolineare che la protezione degli oceani è anche la protezione del clima.