Decimus Magnus Ausonius (310–396 circa) fu cittadino europeo: membro dell’Impero Romano, la grande comunità che fu di fatto la prima Unione Europea. Nacque a Burdigala (Bordeaux, Francia) da famiglia perfettamente integrata nell’impero ma discendente dagli storici alleati di Roma, gli Edui, trasferitasi in Aquitania. Nella regione che trasmise una delle più importanti eredità della cultura antica, l’idioma gallo-latino chiamato langue d’oc dall’affermazione hoc [est] (così è) che equivale al nostro sì. Divenne in giovane età professore di lettere alla università di Burdigala e la sua fama si diffuse, al punto che l’imperatore Valentinianus I, nato a Cibalae (Vinkovci, Croazia) lo nominò nel 365 precettore del figlio Gratianus.
Ausonius si trasferì allora a Treviri (Trier, Germania) che Valentinianus aveva scelto come capitale per essere più vicino alle inquiete province di confine. Gratianus divenne imperatore nel 375 e Ausonius ricevette importanti incarichi durante il suo regno, divenendo console nel 379. Nel 383 Gratianus cadde vittima di una rivolta e Ausonius ritornò a Burdigala, che definì il suo nidus senectutis (nido della vecchiaia) dedicandosi alla poesia.
Tra le sue opere più note Bissula, una serie di carmi dedicati a una giovanissima liberta sveva, il cui nome forse allude alla biforcazione del Danubio ove era nata, di cui celebrò sia la grazia che il simbolo di integrazione da lei rappresentato:
Sic Latiis mutata bonis, Germana maneret
ut facies, oculos caerula, flavas comas.
Ambiguam modo lingua facit, modo forma puellam:
haec Rheno genitam, haec Latio.
Pur cambiata dal benessere latino, Germana rimane
per il viso, gli occhi azzurri, le chiome bionde.
Ambigua è la fanciulla, per l’aspetto e la lingua:
quello l’afferma nata sul Reno, questa nel Lazio.
E soprattutto la Mosella.
Il nome si riferisce a un affluente del fiume Mosa che poi a sua volta sfocia nel Reno, che Ausonius deve avere percorso spesso nel tragitto tra Burdigala e Treviri.
Ne descrive l’ameno paesaggio, le opere di ingegneria. E anche – e qui arriveremo al dunque – i pesci.
Tra tradizione e modernità
- La Mosella: più che un fiume
- Mundus maris partecipa al 2024 World Fisheries Day organizzato dalla Canoe and Fishing Gear Association del Ghana (CaFGOAG).
- Challenges and Opportunities in the sustainability of Inland open water fisheries in India
- April V2V lecture – Vulnerability to Viability: Mind Matters
- Una occhiata a Marsaxlokk, il porto peschereccio tradizionale di Malta
- Intervista con Khady Sarr al porto artigianale di Hann
- Quello che le donne nella pesca artigianale di Hann hanno da dire
- Women in fisheries: Interview with Ms Ramatoulaye Barry, leader of a group of women fish mongers in Conakry
- Intervista con F. Soumah, leader della pesca artigianale
- Una deviazione nel porto di pesca artigianale di Boulbinet a Conakry, Guinea