di Cornelia E Nauen

Il Vancouver Aquarium ha invitato al 10° anniversario dell’OceanWise Programme in favore dell’alimento marino sosteinibile. Celebrando scienziati, cuochi e  partner industraili il programma del Seafood Symposium era intitolato “Dalla pesca ai buongustai”. Gli splendidi locali dell’Acquario erano il perfetto ambiente per le relazioni e i gli alimenti marini, per le celebrazioni del 27 aprile 2015.

Dopo l’inaugurazione di Dolf DeJong, Vice Presidente di Conservation and Education del Vancouver Aquarium, Ann-Marie Copping, Ocean Wise Manager ha inrtodotto il programma col suo stile personale e premuroso.

La prima relazione del dr. Daniel Pauly, Principal Investigator del Sea Around Us Project presso il Fisheries Centre della University of British Columbia (UBC) ha aperto col botto. Ha mostrato i risultati di anni di scrupoloso lavoro per per ricostruire le catture reali della pesca in tutto il mondo.

Contrariamente alle statistiche globali compilate dalla Food and Agriculture Organization (FAO) dell’ONU sulla base dei rapporti governativi le catture sono diminuita fin dal 1990. Ma sono tuttavia molto più alte di quanto ufficialmente riportato. La percentuale di catture illegali non riportate e non regolamentate è enorme. Varia tra il 30 e il 60% su base globale.

Daniel Pauly relaziona sulle catture reali mondiali e sul mutamento delle percezioni di baseions
Ricostruzione delle catture globali negli ultimi 50 anni e più

In altre parole, le attività illecite su larga scala svuotano gli oceani e mettono a repentaglio la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza delle centinaia di milioni di persone colpite.

Come se ciò non bastasse, spesso le mutevoli percezioni sulle situazioni e sulle tendenze rappresentano un importante ostacolo alla comprensione della reale portata della crisi e all’avvio di azioni decisive verso la ripresa. Il mutamento della percezione di base è il fenomeno che consiste nel’assumere l’esperienza personale della pesca a quadro di riferimento per il giudizio, senza consapevolezza del fatto che i cambiamenti precedenti hanno già ridotto la produttività delle attività di pesca e degli ecosistemi marini da esse sfruttati. In altre parole, gli obiettivi del recupero sono spesso fissati troppo bassi poiché si tende a ignorare le precedenti più sane condizioni . Vivere in una bolla di illusioni sta diventando davvero un problema molto serio poiché stiamo letteralmente divorando le riserve degli ecosistemi naturali e affrontando una resilienza e una capacità di ricostruzione molto ridotte dopo troppi anni di abusi. È quindi giunto il momento di invertire il corso distruttivo ed espandere le aree protette che stanno mostrando in diversi luoghi il loro valore.

Questa relazione ha fatto sì che tutti i partecipanti si sedessero per prendere nota. Il movimento Ocean Wise può avere un ruolo nel tradurre tutto ciò in maggiore azione e impatto.

Altri tre relatori hanno guidato i partecipanti aelle meraviglie degli studi più specializzati. Kathy Heise, ricercatrice associata del Laboratorio di ricerca sui cetacei dell’Acquario di Vancouver, ha condiviso con grande efficacia informazioni multimediali sulla vita sociale e sulla comunicazione vocale tra le orche e altri mammiferi marini. Non capita tutti i giorni di sentire come gruppi di residenti e di migranti si parlino tra loro con toni e modi abbastanza diversi.

Wilf Swartz, ricercatore associato del programma NF-UBC Nereus presso il Centro per la pesca dell’UBC, ha parlato di alcuni aspetti economici e di come poterli  modellare in modo più realistico a sostegno di interventi politici più efficaci.

Jeff Marliave, Vice Presidente Marine Science dell’Acquario di Vancouver, ha accompagnato il pubblico in una impressionante passeggiata visiva attraverso gli ecosistemi costieri e le loro creature.

Del salmone candito ha rifocillato i partecipanti durante l'intervallo

Dopo una pausa dei lavori Santi Roberts, Science Manager presso Seafood Watch del Monterey Bay Aquarium in California, USA, ha spiegato in dettaglio come Seafood Watch sta rivedendo e affinando i criteri di sostenibilità per la pesca, l’acquacoltura e le attività associate attraverso un’ampia consultazione delle parti interessate. Hanno collaborato con altre iniziative, come Ocean Wise in Canada e Marine Stewardship Council in Europa per migliorare continuamente gli standard.

Peter Ross, direttore del Programma di Ricerca sull’Inquinamento Marino presso l’Acquario di Vancouver, ha parlato con passione delle minacce alla vita marina e alla sicurezza dei prodotti ittici derivanti dall’inquinamento marino fuori controllo, e di cosa si potrebbe fare al riguardo.

Peter Ross dell'Acquario di Vancouver ha parlato con passione delle minacce dell'inquinamento marino alla sicurezza degli alimenti marini

La messa al bando di numerosi idrocarburi policlorurati persistenti e di altri inquinanti ha rivelato una tendenza al loro ribasso nei campioni di alimenti marini. Un vero segnale di speranza sul funzionamento delle normative quando adeguatamente applicate.

Shannon Balfry, direttore del programma di allevamento di animali acquatici dell’Acquario di Vancouver, ha aggiunto la sua voce fornendo esempi tratti dal suo lavoro.

Rashid Sumaila, direttore dell’Unità di Ricerca sulla Pesca presso l’UBC Fisheries Centre, ha aperto il suo discorso con una citazione dal TED Talk dell’esploratore delle profondità marine Robert Ballard: “Perché stiamo ignorando gli oceani? Se si confronta il budget annuale della NASA per l’esplorazione dei cieli, quel budget di un anno finanzierebbe il budget della NOAA per l’esplorazione degli oceani per 1.600 anni”. La NOAA è, ovviamente, l’Amministrazione Nazionale Oceanografica e Atmosferica degli Stati Uniti. C’è quindi molto da studiare e condividere col vasto pubblico per connettere tutti con l’oceano.

Sua è stata anche la chiusura delle presentazioni scientifiche. Ha confrontato il pubblico con impressionanti cifre su come massicci sussidi mal destinati abbiano portato all’eccesso di pesca eccessiva e allo spreco di risorse – l’esatto opposto di ciò di cui hanno bisogno cittadini e contribuenti. Si è battuto con forza a favore della tassazione delle operazioni economiche distruttive e insostenibili, per contribuire al recupero degli oceani.

Rashid Sumaila lancia un appello per fermare i dannosi sussidi alla pesca, per ininiziare il recupero degli oceani

Uomo non di parole, ma di fatti, ha augurato al pubblico una buona esperienza di degustazione di prodotti ittici sostenibili durante il ricevimento.

Il pubblico ha seguito volentieri il consiglio suo e di Ann-Marie Copping di lasciare l’auditorium per riunirsi in conversazioni più informali, rinfreschi e deliziosi frutti di mare nella sala dell’Acquario,  tra le adorabili creature marine nelle vasche.

Questa è ora una delle otto raccomandazioni pratiche della Global Ocean Commission composta da leader politici e imprenditori. La Commissione si è anche pronunciata con successo a favore di un obiettivo specifico per l’oceano negli Obiettivi di sviluppo sostenibile, su cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dovrà decidere nel settembre 2015.

Tale inserimento di eccellenze scientifiche nelle iniziative politiche è molto incoraggiante e dimostra che non è tutto negativo. Le osservazioni conclusive del simposio sono arrivate nientemeno che dallo chef Robert Clark, chef partner fondatore di Ocean Wise di The Fish Counter.

Non ha usato mezzi termini e ha confermato la sua crescente passione per rendere sostenibili in tutto il Canada e oltre la produzione e il consumo di prodotti ittici sostenibili. Ha sottolineato la particolare responsabilità degli chef e degli altri soggetti coinvolti nella catena di custodia dei prodotti ittici per garantire cibo sano alle generazioni attuali e future.

Chef Robert Clark è Chef Partner della fondazione Ocean Wise